L’Inail ha riconosciuto il burnout come malattia professionale. Inizialmente era una condizione legata alle professioni e alle attività in ambito sociosanitario, adesso riguarda tutti. La troppa competitività, l’iperconnessione e l’ansia da prestazione non aiutano. Imprese e Hr manager devono attrezzarsi e lavorare per prevenire un fenomeno molto pericoloso.
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Di padre in figlio, il segreto del buon passaggio generazionale
Nel Paese a più alto tasso di imprese familiari la gestione della staffetta generazionale è ancora un passaggio critico, tanto che oggi a guidare le aziende sono ancora gli “over”. Ma esistono anche casi positivi. Gli ingredienti del successo.
La busta paga è sempre più influenzata dalla competenza
L’economia 4.0 valorizza il lavoro intellettuale, soprattutto le soft skill che possono valere anche il 40% della retribuzione. La formazione è fondamentale all’interno di uno scenario di profonda trasformazione per effetto dell’automazione dei processi. Le industries che valorizzano economicamente il lavoro intellettuale: farmaceutica e oil&gas.
Disoccupazione giovanile, salari e neet: l’Italia è maglia nera
La fascia di giovani senza lavoro si allarga, pur in presenza di miglioramenti dei tassi di occupazione. E gli under 35 che hanno un impiego sono penalizzati dal punto di vista del salario. Record di ragazzi che non studiano, non si formano e non lavorano: una sfida di welfare, non solo di politiche attive del lavoro.
Con lo smart working anche i capi devono cambiare
Nell’era del lavoro agile si rinnovano i modi in cui si esercita la leadership, che è sempre più condivisa (leadershift). In organizzazioni sempre più result based, il leader deve essere capace di fare squadra, motivare e valorizzare il team. Anche i luoghi di lavoro devono adeguarsi alle nuove forme di lavoro e organizzative.
Chi lavora la domenica: in Italia sono più di 4 milioni di persone
Più di un dipendente su cinque è impegnato nei giorni tradizionalmente dedicati al riposo. Nella Pa sono il 27,3%. Ma l’Italia resta al di sotto della media dei Paesi dell’area Euro.
Il lavoro smart piace di più: una rivoluzione da non interrompere
Gli smart worker in Italia sono 480 mila. Il lavoro agile è diffuso prevalentemente nella grande impresa, ma si stanno muovendo le pmi e la Pubblica Amministrazione. I dati dell’Osservatorio Polimi: lavoratori più soddisfatti e maggiore produttività.
Nativi digitali per affrontare la digital transformation nelle aziende
Per restare sul mercato e garantirsi il futuro, le imprese non devono solo fare cambiamenti tecnologici ma modificare mentalità e organizzazione e investire in talenti digitali. Le grandi corporation valorizzano i manager IT, inserendoli nei board. Le Pmi fanno fatica a trovare le giuste competenze.
Obiettivi d’impresa e premio di produzione viaggiano insieme
Sono poco meno di 3 milioni i dipendenti che ricevono un premio, uguale a circa l’8% della retribuzione globale annua. Il caso del Gruppo Messina nelle parole del direttore HR, Rodolfo Magosso: obiettivi raggiunti negli ultimi 13 mesi consecutivi.
Coaching, supporto e dialogo: nuovi criteri di valutazione del personale
Intervista a Paolo Iacci (Eca-Aidp), esperto di gestione delle risorse umane: i modelli cambiano perchè il mercato è in profonda trasformazione. In alcuni settori le soft skills sono determinanti, ma non esiste un sistema valido per ogni tipologia di business.