Il modello di ricompensa proposto da OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in hr consulting, si basa su un approccio integrato che guarda alla persona e ai suoi bisogni, per attrarre, motivare e trattenere le risorse umane. Ne parliamo con Miriam Quarti, senior consultant di OD&M.
Categoria: <span>Gestione Risorse</span>
La busta paga non soddisfa gli italiani, meglio col salario variabile
L’indice di soddisfazione dei lavoratori italiani rispetto alla loro retribuzione resta negativo per il quarto anno consecutivo: 4,1 su una scala da 1 a 10. L’indagine condotta da Job pricing evidenzia una maggiore soddisfazione quando la retribuzione è ibrida, fisso più variabile, e c’è meritocrazia. Secondo gli intervistati, per un salario giusto servirebbe un aumento del 25%.
L’impresa che attrae è quella che ha una reputazione
La classifica redatta del Reputation Institute: al top in Italia ci sono Ferrari e Brembo. Nel mondo i datori di lavoro più ambiti sono quelli che esprimono valori progressisti, mettono al centro la sostenibilità e l’etica di impresa. Lo stipendio non è l’unico fattore che determina la scelta lavorativa dei talenti.
Una strategia efficace per vincere la war of talent
Quattro consigli per trattenere nell’organizzazione i migliori talenti, le “star” a cui va attribuito la maggior parte del merito dei risultati raggiunti: individui intelligenti, simpatici e con alta etica del lavoro. La parola d’ordine è trasparenza, far sapere a tutti chi sono i dipendenti “vitali”. Il denaro non basta per creare rapporti di lunga durata.
Il manager visto dai millennials è tutto lavoro e poco humor
Una ricerca dello Iulm per conto di Manageritalia su come i giovani vedono i dirigenti d’impresa: ne esce un’immagine un po’ datata e con una netta prevalenza dei tratti della testa rispetto a quelli del cuore: prevalentemente maschio, con buoni guadagni ma senza una vita privata di qualità.
Top Employers 2019: 102 le aziende italiane. Le persone al centro dell’impresa
Sono le aziende che hanno ottenuto la certificazione del Top Employers Institute, riservata alle realtà imprenditoriali che offrono condizioni di lavoro eccellenti e hanno una strategia HR focalizzata sulla centralità delle persone. Sono 17 le nuove imprese italiane certificate, mentre 41 hanno ottenuto anche la certificazione Europe.
Smart Working? Solo se è utile davvero, non a tutti i costi
È la gallina dalle uova d’oro che mette d’accordo imprese e lavoratori? Il lavoro agile è utile e piace, ma bisogna valutarlo in tutti i suoi aspetti e puntare sulla coprogettazione.
L’80% dei lavoratori italiani non consiglierebbe il proprio capo
I risultati della ricerca “Good boss vs bad boss”. Piace il capo che lascia autonomia ai propri collaboratori, li ascolta e li coinvolge; non piace chi non definisce le responsabilità ed è orientato più ai processi che ai risultati. Avviso ai manager: il modo in cui trattate i collaboratori sarà lo stesso con cui loro tratteranno i clienti.
«La consulenza in ambito hr? È una questione di velocità e visione»
Parla Stefano Porta, amministratore delegato di OD&M, società di consulenza specializzata nelle risorse umane: «Oggi l’instabilità è la regola. Nell’hr sono fondamentali la spinta all’innovazione e la capacità di stare al passo con i cambiamenti».
I neolaureati italiani guadagnano meno dei “colleghi” europei
I dati di una ricerca internazionale di Willis Towers Watson, ma chi ha il “pezzo di carta” trova lavoro rapidamente e con un salario decisamente più alto rispetto a chi ha solo il diploma. Con il dottorato va ancora meglio: 8 su dieci hanno un lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo.