Dall’innovazione radicale, alla gestione del cambiamento, alla leadership condivisa, ecco le dieci skills richieste ai manager di domani, raccolte da Filippo Poletti, giornalista e influencer di Linkedin, nel libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”, edito da Lupetti.
Categoria: <span>Gestione Risorse</span>
Italy Best employers 2022, le aziende migliori dove lavorare in Italia
Smart working e flessibilità, piani di welfare, clima interno e molto altro. La survey ‘Italy’s Best Employers 2022’ utilizza questi e altri indicatori per stilare la classifica annuale delle migliori aziende in cui lavorare in Italia. Con un punteggio di 9,26 su 10 troviamo in testa Google, a poca distanza, la Banca d’Italia, una delle realtà più solide del Paese, che si porta a casa un bel 9,18. Sul podio per la prima volta anche Galbusera, che supera addirittura Apple.
Smart working, i dati 2022 dell’Osservatorio del Politecnico
L’Osservatorio smart working presenta i risultati della ricerca 2022, identificando trend e modalità di applicazione del lavoro agile, strumento entrato a pieno titolo nella routine organizzativa delle imprese a seguito dell’emergenza da Covid-19. Ma, sottolinea Mariano Corso, responsabile scientifico, «è il momento di riflettere su cosa sia il “vero smart working”, che deve essere l’occasione per attuare un cambiamento più profondo, incentrato sul lavoro per obiettivi e su una digitalizzazione intelligente delle attività».
Smart working strutturale per la digital transformation di Coopservice
Coopervice è uno dei principali player italiani nell’ambito dei servizi di facility, con circa 17.000 dipendenti diretti e oltre 26.000 nel Gruppo. Ha reso strutturale lo smart working nell’ambito di un più ampio progetto di trasformazione e cambiamento della cultura organizzativa. Ne parliamo con Andrea Paoli, Hr director di Coopservice.
Sicurezza sul lavoro, nel 2022 +41% di infortuni e 569 morti
Il tema della sicurezza sul lavoro è caldo e la strada verso un miglioramento della tutela della salute dei lavoratori lunga da percorrere. A dirlo sono i dati dell’Inail, che dipingono un quadro tutt'altro che rassicurante. Tra gennaio e luglio 2022, infatti, le denunce per infortunio riportate all’Inail sono state 441 mila, ovvero il 41% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli incrementi sono trasversali a quasi tutti i settori produttivi e le regioni più interessate sono Campania, Liguria e Lazio.
“Oltre lo smart working”, modelli per una cultura del lavoro davvero “intelligente”
Lo smart working, balzato agli onori della cronaca “grazie” alla pandemia, viene spesso erroneamente inteso meramente nella sua accezione “remota” ed emergenziale. Nel volume “Oltre lo smart working” – edito da Franco Angeli e che raccoglie l’esperienza dell’ultima edizione dell’evento Smart Working Day – Franco Amicucci, Gabriele Gabrielli, Paolo Iacci e Luca Solari accendono invece i riflettori sulle potenzialità, appunto, “smart”. Ovvero nuove modalità agili, flessibili e sostenibili da integrare nella cultura del lavoro italiana per impattare positivamente l’organizzazione aziendale e la qualità della vita dei lavoratori.
Gabrielli, Ceo People management: «Un’impresa non è sostenibile se non lo è il lavoro delle persone: l’aspetto sociale è dirimente per il futuro delle aziende»
Sempre più le imprese – e soprattutto le direzioni HR – sono chiamate a una gestione delle persone orientata a uno sviluppo interno sostenibile, che ponga attenzione all’impatto che la gestione del business ha sui dipendenti in primis. In questa prospettiva, quale ruolo gioca l’organizzazione aziendale? Quali sono le sfide manageriali per raggiungere concretamente i risultati in questo ambito? Ne abbiamo parlato con Gabriele Gabrielli, Ceo di People management lab e professore a contratto di Organizzazione e gestione delle risorse umane presso l’Università Luiss Guido Carli.
Vecchione, Tack TMI: «Siamo nel BANI world, il VUCA è sorpassato»
«Il contesto è fragile e la resilienza non basta, occorre una leadership che si concentri tanto sul business quanto sulle persone». Irene Vecchione, amministratore Delegato di Tack TMI Italy, riflette sulle competenze manageriali necessarie a creare ingaggio e fedeltà dei dipendenti, facilitando la retention.
Digitalizzazione e salute, i pericoli dietro l’angolo per le imprese secondo CHRO e HRD
Secondo più di 100 professionisti HR e di risk management chiamati a valutare 5 categorie di rischi – health and safety, governance and financial, accelerated digitalization, talent practices, environmental and social – la cybersecurity e la privacy dei dati sono le principali preoccupazioni correlate alle risorse umane. Lo attesta la ricerca People Risk 2022, della società di consulenza Mercer Marsh Benefits, dalla quale emerge come, per il 97% degli intervistati, i rischi legati a health and safety costituiscano una seria minaccia per il business. Un indicatore significativo di come la pandemia abbia influenzato il mindset e la percezione sul tema nel settore.
Smart working, ecco cosa è cambiato da settembre
Si torna a quanto previsto dalla legge 81 del 2017 in materia di lavoro agile, ovvero alla necessità di un accordo individuale per regolare lo smart working, ma il Ministero del Lavoro ha prorogato una norma prevista dal dl Semplificazioni in grado di facilitare significativamente il compito degli uffici del personale: la possibilità di comunicare solo gli estremi dei lavoratori interessati dalla modalità ‘smart’ senza dover ricorrere all'invio dei singoli accordi individuali. Deroga anche a favore dei lavoratori fragili e dei genitori under 14, per i quali il lavoro agile è prorogato fino al 31 dicembre.