Una piattaforma in cui si incontrano domanda e offerta di lavoro e dove conta solo il talento e la competenza, non l’orientamento sessuale. I dati di una survey di Boston Consulting Group: Italia indietro nell’inclusione lavorativa delle persone Lgbt. Il 33% non si sente pronto a fare coming out e c’è timore di ripercussioni sulla carriera.
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I “nuovi giovani con più esperienza”: le risorse over 50
Una ricerca di Valore D e Università Cattolica scatta la fotografia dei senior in aziende: pur tra le difficoltà, sono persone con talento che hanno ancora tanto da dare sul posto di lavoro, ma le imprese sono spesso impreparate a gestire i cambiamenti legati all’età e a farli restare ingaggiati.
Gender Gap addio, modello Astra Zeneca per la parità sul lavoro
La filiale italiana della multinazionale del biofarmaceutico è un caso eccellente di superamento del gender gap, sia per quanto riguarda la presenza femminile, sia in relazione agli stipendi. Il segreto? Creare una cultura condivisa, formazione, partnership e gestire il processo come un qualunque altro progetto di trasformazione aziendale.
Finanza gender correct: l’investimento “buono” rende di più
Si moltiplicano gli strumenti di investimenti dedicati. Bloomberg ha un proprio indice composto da 230 imprese globali attente al tema della parità di genere. Ci sono altri strumenti finanziari che replicano l’andamento di indici basati sull’andamento economico di quelle realtà che stanno riducendo il gap uomo-donna. La parità è sinonimo di buone performance.
Sempre più donne nel senior management delle imprese
Studio di Grant Thornton International: l’87% delle imprese ha almeno una donna nel senior management, il ruolo principale che ricoprono è quello di direttore HR. Ma il soffitto di cristallo è ancora intatto: soltanto il 15% delle imprese ha una donna nel ruolo apicale. Avvocati: la metà sono donne, ma guadagnano molto meno dei loro colleghi maschi.
Oltre le quote rosa per la parità uomo-donna sul lavoro
Tutti concordano sull’importanza avuta dalle quote rosa per far fare un passo avanti all’Italia verso la pari dignità di genere sul lavoro, ma bisogna andare oltre gli obblighi.
Smart working, priorità per mamme e genitori di figli disabili
La novità introdotta con la legge di Bilancio 2019: i datori di lavoro sono obbligati a lasciare una corsia riservata per il lavoro agile. Dibattito nel mondo giuslavoristico per la rigidità del provvedimento, ma tutti concordano sulla finalità positiva della previsione di legge. I dati dello smart working in Italia: in crescita, soprattutto nel grandi imprese.
Gender equality, bollino rosa a sette imprese virtuose
La Certificazione della Parità di Genere, messa a punto da Winning Women Institute, assegnata alle aziende che più si sono distinte in tema di pari dignità tra uomo e donna. In Italia c’è ancora molto da fare: la parità è un tema etico ma anche economico: con più donne al lavoro si creerebbero contesti positivi e ci sarebbe una decisa crescita del Pil.
Donne e STEM, la strada per la parità è ancora lunga
In queste materie c’è ancora una forte prevalenza di laureati uomini: il top a Ingegneria, dove i maschi sono il 74%. A cinque anni dal conseguimento del titolo, la percentuale degli uomini con un lavoro è superiore rispetto a quella delle donne e il pay gap, a parità di ore lavorate, è del 16,5%. Circa 250 euro in meno al mese per le donne.
Donne e Stem, “il gap si supera re-brandizzando l’Industria e la sua cultura interna”
Le percentuali di donne iscritte a facoltà tecnico-scientifiche non decollano. Ma il quadro può cambiare, promuovendo formazione e diffondendo una cultura della diversity. L’esperienza di Barbara Preti, hr director di Avio Aero, che ha fondato l’associazione “Donna Professione Stem”.