Boom dell’Hr Tech: il mercato fa 1 miliardo. Manca la People Strategy

La digital transformation spinge gli investimenti e le risorse umane sono sulla prima linea del cambiamento del mindset aziendale. In Italia operano oltre 100 imprese, molto giovani, ma le applicazioni più innovative sono ancora poco diffuse. In molte imprese manca la people strategy: senza il coinvolgimento delle persone, il business digitale non decolla

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Non è un semplice coinvolgimento nel processo di digital transformation, per l’Hr è una vera e propria rivoluzione. Le risorse umane sono sulla frontiera della trasformazione, non solo devono cambiare ma devono essere coloro che fanno cambiare il mindset. Banalizzando: devono diventare digitali e poi accompagnare tutti gli altri nel percorso dall’analogico al digitale. Che il futuro dell’Hr sia nelle tecnologie è un dato acquisito, forse non era prevedibile la velocità del cambiamento: nel 2018 il settore dell’ HR tech ha registrato investimenti pari a 4 miliardi di euro da parte di fondi di Venture Capital, 4 volte gli investimenti del 2017. Il valore del mercato italiano è raddoppiato: 500 milioni nel 2017, 1 miliardo nel 2018.

 

Il rapporto

Secondo i dati del 2° Osservatorio sull’HR Tech italiano, realizzato su iniziativa di In-recruiting, con il sostegno di Talent Garden, in Italia le realtà dell’HR Tech sono 103: 53 si occupano di Human Capital Management, 42 di Talent Acquisition, 8 di Talent Management. Sono imprese generalmente giovani, con forte tasso di crescita, che sviluppano soluzioni in diversi campi dell’Hr: dalla talent acquisition ai cosiddetti applicant tracking system, dal recruiting online alle video-interviste, dalle soluzioni di Human Resources Management alle piattaforme di training online, di valutazione delle performance o di gestione ed erogazione di benefit. “In Italia l’HR Tech è un settore che deve ancora conseguire la piena maturità – ha dichiarato Matteo Cocciardo, CEO di In-recruitingLe potenzialità però sono enormi. L’auspicio è che queste potenzialità possano essere supportate con maggiore forza dagli operatori del Venture Capital e, più in generale, dall’intero ecosistema nazionale dell’innovazione, anche nella prospettiva di generare un impatto diretto positivo sul mondo del lavoro”.

 

Le imprese

Il Politecnico di Milano ha un proprio Osservatorio sull’HR Innovation. Rileva sia la diffusione dell’Hr Tech, i cui strumenti sono ancora poco utilizzati dalle Pmi, sia gli ambiti di investimento delle imprese. Dai dati emerge che la principale sfida, indicata da oltre un direttore HR su due (54%, era il 45% un anno fa),  è lo sviluppo di cultura e competenze digitali. Tra le principali iniziative attivate per rispondere alla Digital Transformation vi sono quelle nell’ambito della formazione e quelle relative ai processi di ricerca e selezione del personale. Il 60% dei direttori HR  ha dichiarato una crescita degli investimenti digitali a supporto dei processi HR rispetto all’anno precedente, trainata dagli interventi in formazione e da quelli nei processi di employer branding e selezione. Quello che spesso manca è la traduzione di questa strategia digitale di business in una People Strategy, che ponga al centro le persone, le loro competenze e professionalità collegate alla rivoluzione tecnologica: è presente soltanto in poco più di un’impresa su tre. Ancora più limitata la percentuale di imprese che ha adottato iniziative per diffondere cultura e conoscenze sulla trasformazione digitale fra i propri collaboratori, pari al 22%. “Le Direzioni HR sono consapevoli del loro ruolo di guida nel percorso delle imprese verso la digitalizzazione e l’attuazione di una strategia focalizzata sullo sviluppo delle persone e delle loro competenze – afferma Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio HR Innovation PracticeIn molti casi il business è più avanti della Direzione Risorse Umane e le strategie di digitalizzazione occupano già uno spazio centrale nei nuovi piani industriali. Ma senza una People Strategy capace di indirizzare la trasformazione di competenze, abilità, modelli organizzativi e stili di leadership, una strategia digitale di business è incompleta ed è probabilmente destinata a fallire”.

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