Anthony Klotz, psicologo organizzativo e professore alla Texas A&M University è l’esperto che aveva coniato il termine “Great Resignation” nel 2021 e che ora ci offre alcuni insight predittivi sul 2022.
Le dimissioni continueranno ma il turnover non raggiungerà i picchi dell'anno scorso. La libertà di lavorare da qualsiasi luogo è diventata il vantaggio più ambito durante la pandemia e sempre più aziende abbracceranno questo cambiamento in ottica di talent retention. Le aziende che faticano ad assumere potrebbero rivolgersi all'automazione e a candidati internazionali per ricoprire ruoli aperti.
Author: Simona P.K. Daviddi (Simona P.K. Daviddi)
Ripensare il ruolo delle HR, ecco gli insight di 80 CHRO
Le necessità imposte dall’emergenza pandemica hanno accelerato notevolmente l’evoluzione della funzione HR. Secondo un’indagine condotta su più di 80 chief human resources officer (CHRO) di alcune delle più grandi organizzazioni negli Stati Uniti e in Europa, più del 90% prevede cambiamenti significativi nel modello operativo delle risorse umane nei prossimi due o tre anni. Vediamo quali.
Non Profit HR Trend 2022, nuovi bisogni e priorità per gli HR del terzo settore
Come evolvono le HR nel terzo settore e quali sono i nuovi bisogni e le priorità? La ricerca “Non profit Hr Trend 2022” di Job4good ha esplorato le tendenze di sviluppo per il prossimo futuro dei manager HR delle organizzazioni senza scopo di lucro, sui temi del recruitment, employer engagement, performance management, learning & development, compensation & benefit, HR analytics e HR Tech.
A tu per tu con le Top HR Women: Amelia Parente
Capita sempre più spesso di trovare una donna ai massimi vertici della funzione Risorse umane, mentre più difficile sembra il passaggio ad altri ruoli dirigenziali. Qualche volta però le cose vanno diversamente, e la carica di Human Resources Director diventa uno snodo verso altre prospettive. È il caso di Amelia Parente, che – dopo aver ricoperto per anni il ruolo di HRD in Roche – nel febbraio di quest’anno è diventata Rare Conditions, Government Affairs & Transformation Director della multinazionale farmaceutica.
Universo OKR
Gli OKR, dall'inglese Objectives and Key Results, sono un framework mirato all'allineamento sugli obiettivi e i risultati da raggiungere. Adottati in primo luogo nella Silicon Valley, per Francesco Frugiuele e Matteo Sola – autori di "OKR Performance" – possono costituire una chiave di volta nell'organizzazione interna. Abbiamo intervistato i due autori per chiarire metodi di utilizzo e implicazioni.
Digitalizzazione: allineare la strategia alla velocità dello scenario post Covid
La pandemia ha costretto il mondo intero a rivedere non solo il ruolo della tecnologia nella quotidianità, ma anche a velocizzarne drammaticamente l’evoluzione, per far fronte – praticamente a tempo zero – alle necessità che il “new normal” ci ha messo davanti, dall’emergency working alla formazione a distanza. Una visione chiara sull’evoluzione della tecnologia aziendale, un alto livello di cybersecurity e l’assunzione tempestiva di personale altamente qualificato nei ruoli chiave del tech sono alcuni degli elementi che differenziano i top performer dai loro competitor.
Gender gap: l’8 marzo ancora nulla da festeggiare
Le donne hanno performance migliori in ambito accademico – sono il 60% dei laureati – ma ottengono meno risultati in quello professionale, con in media addirittura il 20% in meno di stipendio rispetto ai colleghi uomini. Inoltre, il tasso di occupazione tra i laureati di primo livello a cinque anni dal titolo è pari all'86% per le donne e al 92,4% per gli uomini; tra quelli di secondo livello rispettivamente pari a 85,2% e 91,2%. Ecco la fotografia del gender gap in Italia scattata dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.
Non è un paese per giovani, l’occupazione in crisi per il calo demografico
Perché a fronte di un forte rimbalzo dell'attività produttiva le imprese faticano a trovare i lavoratori necessari? Il tasso di occupazione (su base mensile) tra 15 e 64 anni è tornato ai livelli pre-Covid, ma il numero di occupati in questa fascia di età è diminuito di 307.000 unità. Il motivo è il calo della popolazione italiana in età lavorativa, dovuto principalmente al saldo negativo tra le persone che compiono 15 anni e quelle che ne compiono 65. Ma non solo.