Rinnovo contratto PA: aumenti e novità salienti

In arrivo da febbraio 2025 aumenti di 165€ al mese, smart working e settimana corta per ministeri, agenzie fiscali e enti pubblici non economici

rinnovo contratto statali 2025

Il contratto collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Funzioni Centrali, che include ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici (come Inps, Inail e Agenzia delle Entrate) è stato firmato all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni).

Sebbene si tratti di un nuovo contratto, il rinnovo copre il triennio 2022-2024, ormai scaduto, ed entra in vigore da febbraio 2025 con diverse novità che riguardano, tra le più significative, gli aumenti salariali, le misure relative allo smart working, e la sperimentazione della settimana corta. Ecco le novità salienti introdotte dal nuovo contratto PA.

165€ in più al mese

Una delle principali novità economiche del CCNL comparto Funzioni Centrali è l’aumento salariale che coinvolge i dipendenti pubblici. A partire dal rinnovo, infatti, ogni dipendente vedrà un incremento di circa 165€ lordi al mese. Questi aumenti sono stati previsti per il triennio 2022-2024, ma una parte, circa il 50%, è già stata anticipata attraverso l’indennità di vacanza contrattuale, nel mese di aprile 2023.

Inoltre, per tutti i dipendenti è previsto il riconoscimento del buono pasto per i giorni di smart working, un beneficio che in molte amministrazioni non era stato riconosciuto finora.

Smart working

Il rinnovo del contratto riguarda anche lo smart working, prevedendo una maggiore discrezionalità per le amministrazioni pubbliche nel decidere quali categorie di personale potranno beneficiare di più giorni di smart working in base alle necessità organizzative e alle caratteristiche dei singoli lavoratori. Tra i beneficiari di queste nuove misure rientrano anche i neoassunti.

Sperimentazione della settimana corta

In base a quanto previsto dal contratto, alcune amministrazioni pubbliche potranno adottare la formula della settimana lavorativa di 4 giorni, mantenendo invariato il monte ore settimanale di 36 ore. Questo esperimento permetterà ai dipendenti di concentrarsi sulle stesse ore di lavoro in un arco temporale ridotto, contribuendo a una migliore gestione del tempo e un possibile miglioramento del benessere lavorativo.

Nuovo sistema di classificazione del personale

Sono previste diverse azioni volte all’attuazione del nuovo sistema di classificazione del personale. A tal proposito, si evidenzia, ad esempio, il potenziamento del sistema degli incarichi relativi alle posizioni organizzative e professionali, con l’obiettivo di valorizzare le competenze dei lavoratori. Inoltre, è previsto un riconoscimento stabile per coloro che abbiano ricoperto un incarico di posizione organizzativa per un periodo minimo di 8 anni.

Contratti futuri

Con la firma del rinnovo del contratto 2022-2024, si aprono nuove possibilità per i futuri negoziati relativi al periodo 2025-2027. Sebbene le risorse siano già state stanziate dalla manovra economica, il negoziato potrebbe essere ostacolato dal blocco delle trattative riguardanti la sanità e gli enti locali, che rischiano di rallentare l’avanzamento delle trattative anche per i ministeri e le agenzie fiscali.

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