AI, Blue Economy e BaSilicon Valley

L’evento promosso da GAILIH di Unimarconi, “AI e Blue Economy”, ha messo in evidenza un dialogo attivo tra istituzioni, università e aziende sul tema delle ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale generativa applicata nel settore navale

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Si è tenuto venerdì 15 novembre 2024 presso l’Auditorium di Confindustria di Genova AI e Blue Economy, l’evento dell’Osservatorio Generative Artificial Intelligence Learning and Innovation Hub (GAILIH) di Unimarconi che ha beneficiato delle autorevoli introduzioni di Marco Bucci, presidente della regione Liguria, e di Lorenzo Basso, senatore e vicepresidente della commissione ambiente, e ha visto la partecipazione di circa 130 persone in presenza e quasi altrettante da remoto, dimostrando come l’intelligenza artificiale sia un tema sempre più sentito, anche nel contesto dell’ecosistema collaborativo dell’Innovazione rappresentato dalla cosiddetta “BaSilicon Valley”.

Durante l’evento è affrontato il tema di come l’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, possa rivoluzionare la ricerca, lo sviluppo di nuove competenze, il settore della cantieristica e i servizi innovativi alle aziende, contribuendo al progresso tecnologico ed economico della Liguria.

L’evento, organizzato da Unimarconi, dall’Osservatorio Fincantieri, RINA, UNIGE e MYW.AI, ha evidenziato quindi quanto l’AI possa costituire un game changer fondamentale nello sviluppo di un settore strategico per il Paese come la Blue Economy.

Sono stati di rilievo gli interventi di Fincantieri sul tema del modello di Governance e del modello operativo a supporto dell’applicazione dell’AI in diversi ambiti dei processi core e di supporto, integrate con Extended Reality e Robotica; e quello di RINA, con un focus particolare sul piano di introduzione in azienda di uno strumento come Copilot di Microsoft e le relative finalità.

Durante l’evento, negli interventi dell’Università di Genova, è stato discusso anche il tema del “Sistema 0” come aspetto ancora controverso. L’idea di chiamare la nuova forma di pensiero “Sistema 0” è un modo per distinguerla da quella rapida e automatica (“Sistema 1”) e da quella riflessiva e analitica (“Sistema 2”). Una sorta di versione potenziata delle due strutture già conosciute, anche se non potrà mai sostituirsi alla nostra capacità di pensiero critico, ma solo aiutarla. Per questo educare il pubblico su come navigare in questo nuovo ambiente cognitivo sarà fondamentale per evitare i rischi di un’eccessiva dipendenza da questi sistemi.

È emersa la necessità di cambiare il paradigma sviluppando oltre alle competenze tecniche di utilizzare l’AI anche il pensiero critico per gestirne i contenuti.

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