Anche l’Human Bias Officer tra le nuove figure del mondo HR

Uno studio si è concentrato su nuovi ruoli delle Risorse Umane e su quelli che emergeranno nei prossimi dieci anni, a partire dallo stravolgimento causato dalla pandemia, ma non solo

Human Bias Officer

Ci sono anche l’Human Bias Officer e il direttore del benessere tra le figure emergenti dell’HR

Di recente la Harvard Business Review ha pubblicato uno studio condotto dal Cognizant Center for Future of Work and Future Workplace nel quale si sono analizzati i profondi cambiamenti che hanno coinvolto il settore delle risorse umane dopo la pandemia da Coronavirus, quando, da un giorno all’altro, sono state completamente stravolte le abitudini lavorative e i punti di riferimento fino ad allora tipici del mondo del lavoro. 

Questo studio, a partire da una fotografia dell’attualità, si è concentrato sui probabili cambiamenti futuri che nei prossimi 10 anni potrebbero interessare il comparto HR e quindi il ruolo stesso delle risorse umane. E lo ha fatto coinvolgendo almeno un centinaio di persone del comparto, prendendo in considerazione anche il contesto economico, politico, demografico, culturale, commerciale e tecnologico: un’analisi ad ampio spettro, dunque, da cui sono inizialmente emersi 60 profili successivamente raggruppati in 21 per il loro impatto sull’organizzazione, nel tempo, passo dopo passo, per i prossimi dieci anni. 

Dall’Human Bias Officer al direttore del benessere

Di certo si sono imposti con forza in questi anni post-pandemia i temi del benessere delle persone sul luogo di lavoro, un approccio che presuppone anche che le persone abbiano fiducia nell’organizzazione in cui lavorano. 

Varie ricerche dimostrano per esempio  il timore che l’ingresso dell’AI in azienda possa pregiudicare la propria sicurezza: l’Human Bias Officer, quindi, viene individuato come una figura garante, che sia in grado di sgomberare il campo da pregiudizi e assicurare il rispetto delle persone sotto ogni profilo. 

Un altro nuovo ruolo volto a garantire la sicurezza dei dipendenti è quello dello Strategic HR Business Continuity Director che deve guidare il team HR e al contempo lavorare con il CEO, il CFO, il CIO e il Facilities Director per costruire un luogo di lavoro sicuro. 

Laddove con “benessere” si intende sia quello fisico che psicologico, fondamentali per fidelizzare lavoratori e lavoratrici, è il direttore del benessere la figura individuata ad occuparsi di questi aspetti. 

“Questo ruolo dovrebbe funzionare in modo trasversale per assicurarsi che i dipendenti al di fuori dell’ufficio ricevano gli stessi benefici di quelli che lavorano in loco – si legge nello studio – È qui che vediamo entrare in gioco un facilitatore del lavoro da casa che si assicuri che i processi, le politiche e le tecnologie dell’organizzazione siano ottimali per i lavoratori a distanza. Un parametro chiave per il successo di questo ruolo sarebbe quello di costruire un forte senso di appartenenza dei lavoratori a distanza all’interno dell’organizzazione, assicurando che essi conoscano il loro scopo e si sentano profondamente curati”.

Cruciale anche la figura del Work Leader che deve individuare strategie nell’organizzazione del lavoro capaci di riflettere alle competenze e consentire l’upskilling delle persone insieme al  VR Immersion Counselor, un professionista coinvolto nella costruzione di formazione ad ampio raggio. 

Interessante anche il ruolo del Workplace Environment Architect che si occupa di studiare e progettare spazi di lavoro confortevoli dove poter essere efficienti. 

Dai dati al marketing per attrarre talenti

Tutto ciò necessita, comunque, dell’ HR Data Detective che utilizza i dati per migliorare le performance dei dipendenti. Invece, l’Human-Machine Teaming Manager deve essere in grado di conciliare il lavoro assegnato alle persone con quello compito delle macchine in modo armonioso e fruttuoso.

Tra gli altri ruoli del futuro vengono poi individuati dallo studio l’ Head of Business Behavior, il Financial Wellness Manager e il Global Head of Employee Experience. Ma anche il Talent Attraction Manager che utilizza le tecniche del marketing per attrarre talenti in un mondo del lavoro sempre più fluido.

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