Decreto 1 maggio: le novità per imprese e lavoratori

Previsti deduzioni per assunzioni, in particolare per giovani e donne, incentivi per autoimprenditorialità e occupazione nel Mezzogiorno. Ecco le principali novità del pacchetto “primo maggio”

decreto primo maggio 2024 per imprese e lavoratori

Uno sgravio contributivo del 120% per incentivare le assunzioni, disposizioni per agevolare l’avvio di nuove attività, oltre a un bonus di 100 euro per le famiglie con redditi bassi. Sono queste le principali misure contenute nel “pacchetto primo maggio” approvato dal Consiglio dei ministri che si articola nel decreto legge in materia di politiche di coesione e nel decreto legislativo che attua una parte della legge delega fiscale.

Le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici nel corso del 2024 vedranno riconosciuta una deduzione pari al 120% per il tempo indeterminato e del 130% in caso si assumano giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile, donne di qualsiasi età con almeno due figli minorenni, vittime di violenza o disoccupate da almeno 6 mesi e altri casi di lavoratori “svantaggiati”. La misura, già prevista nel decreto legislativo approvato, è in attesa del decreto interministeriale per fissare le regole di applicazione, che potrebbe prevedere un effetto retroattivo sui contratti dal primo gennaio 2024.

Giovani, donne e Mezzogiorno

Le aziende che assumono giovani under 35 che non hanno mai avuto contratti a tempo indeterminato e vengono assunti con contratto stabile, saranno esonerate al 100% dal pagamento dei contributi previdenziali per 2 anni nel limite di 500 euro mensili.

Come incentivo all’occupazione nel Mezzogiorno, si prevede che l’esonero contributivo al 100% salga al limite di 650 euro mensili per ogni assunzione a tempo indeterminato al Sud. 

L’esonero riguarda anche l’assunzione delle donne, per cui le aziende potranno beneficiare, sempre per 2 anni, dello sgravio totale dal versamento dei contributi previdenziali nel limite massimo di 650 euro mensili.

Liberi professionisti e bonus tredicesima

È inoltre previsto un incentivo per l’autoimprenditorialità: un voucher fino a 30mila euro per l’acquisto di beni e di 40mila euro nel caso di beni digitali o per risparmio energetico per l’avvio di attività al centro-nord, mentre al Sud e nelle aree del centro colpite da sismi il voucher è a 40mila euro per l’acquisto di beni e di 50mila se si tratta di beni digitali o per risparmio energetico.

Approvato anche il decreto di attuazione della delega fiscale su IRPEF e IRES che contiene il bonus tredicesima che verrà erogato a gennaio 2025, già ribattezzato bonus Befana, ossia un incentivo una tantum di 100 euro che andrà ai dipendenti con reddito fino a 28 mila euro con il coniuge e/o almeno un figlio a carico.

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