Settore sanitario: come attrarre talenti a livello internazionale, il caso ISMETT-UPMC
Salute, formazione, innovazione e talenti si incontrano a Palermo, dove ha preso vita ISMETT, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico nato dalla partnership tra Regione Siciliana e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center). La presenza HR e la people strategy sono fondamentali in un centro di eccellenza di questo tipo, in cui si creano e gestiscono competenze specialistiche con ricadute su tutto il territorio. Ce lo spiega in questa intervista Gianfranco Poledda, HR Director UPMC in Italia.
Ci può illustrare brevemente il progetto ISMETT-UPMC?
L’IRCSS ISMETT-UPMC, è un centro di trapianti multiorgano e di cure ad alta specializzazione. Nasce nel 1997 da una partnership pubblico-privata tra la Regione Siciliana e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center) e oggi rappresenta uno dei tre IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) riconosciuti in Sicilia. ISMETT-UPMC è stato il primo ospedale del Sud Italia a ricevere l’accreditamento da parte della Joint Commission International (JCI), un riconoscimento internazionale che valuta l’eccellenza in termini di standard qualitativi delle strutture sanitarie.
Cosa significa puntare sulle persone in tale contesto? Perché è importante e come lo fate?
Le persone e la tecnologia sono i due pilastri di un servizio sanitario di alta qualità. Puntare sulle persone vuol dire considerare ogni individuo – dal personale medico agli infermieri, dai tecnici agli staff amministrativi – quale elemento chiave nella catena del valore dell’assistenza sanitaria. Crediamo infatti, che ogni persona della nostra organizzazione possa influenzare direttamente la qualità delle cure e dell’assistenza, e di conseguenza, la “patient experience”. Mettiamo questa filosofia in pratica attraverso diversi canali. Innanzitutto, un processo di selezione accurato, che ci permette di assumere professionisti altamente qualificati e in linea con la nostra missione e visione. Offriamo programmi di formazione continua, tanto tecnica quanto relativa alle soft skills, per assicurare che le competenze del personale siano sempre aggiornate. Infine, abbiamo messo in campo diverse iniziative dedicate al benessere del personale e programmi di riconoscimento per premiare la dedizione e l’eccellenza nel servizio. In definitiva, puntare sulle persone per noi significa creare un ambiente in cui il talento possa fiorire e contribuire al nostro obiettivo comune: fornire cure mediche di eccellenza.
Come si attirano e gestiscono i talenti, anche a livello internazionale, in una realtà di questo tipo?
Attirare e gestire talenti in una struttura come la nostra è un’operazione sfidante ma cruciale, soprattutto considerando la mancanza di competitività delle retribuzioni medie italiane sul panorama internazionale. Tuttavia, abbiamo diversi meccanismi per compensare questo divario. Primo fra tutti, il nostro network internazionale. Essere parte di UPMC ci permette, infatti, di offrire opportunità uniche di crescita professionale e di esposizione internazionale. Questo rappresenta un grande incentivo per i professionisti che cercano non solo una posizione lavorativa, ma anche un percorso di sviluppo e di carriera a lungo termine. In secondo luogo, abbiamo un robusto programma di formazione e sviluppo professionale che va ben oltre i corsi tecnici, includendo anche aspetti di leadership, gestione del team e sviluppo delle soft skills. Questo approccio olistico alla crescita professionale rende anche ISMETT-UPMC attrattivo per chi desidera fare la differenza nel campo della medicina. Terzo, la nostra reputazione per l’eccellenza clinica e la ricerca avanzata è di per sé un magnete per i talenti. Molti professionisti sono attratti dalla possibilità di lavorare in un ambiente all’avanguardia, e che offre la possibilità di contribuire a delineare la sanità di domani. Quindi, nonostante la sfida sia grande, riteniamo che la combinazione di opportunità internazionali, formazione eccellente e un ambiente di lavoro stimolante ci posizioni in modo unico nella ricerca dei migliori talenti nel campo della sanità.
Che ruolo ha la formazione e a chi è diretta? Ci può fare qualche esempio di percorso formativo proposto?
La formazione è una colonna portante dell’approccio UPMC alla sanità, e rappresenta un investimento a lungo termine nella qualità dell’assistenza che forniamo. Per questo abbiamo programmi di formazione diretti a tutti i livelli e le categorie di dipendenti. Per quanto concerne la parte tecnica, il nostro focus è su aggiornamento continuo e specializzazione. Abbiamo, ad esempio, introdotto la figura dell’educator, dedicata a garantire che il nostro personale infermieristico sia costantemente aggiornato dal punto di vista delle competenze. Altri programmi, invece, guardano alle soft skill del management, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di tutto il personale di UPMC in Italia. Crediamo, infatti, che una leadership forte sia fondamentale per portare avanti la nostra missione di offrire la “Life Changing Medicine”. I nostri progetti di formazione guardano anche all’esterno. Abbiamo avviato un corso di laurea in infermieristica, insegnato completamente in lingua inglese, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, che si rivolge a studenti italiani e stranieri e mira a formare la prossima generazione di professionisti sanitari preparati per lavorare in contesti ad alta specializzazione. Ma non ci fermiamo qui. Siamo anche un punto di riferimento per la formazione sanitaria a livello regionale e nazionale. Con la certificazione ISO 9001:2008 e l’accreditamento come Provider regionale ECM, offriamo opportunità di formazione a studenti universitari di area medica, sanitaria e amministrativa. Si pensi che negli ultimi tre anni, circa 300 specializzandi medici hanno frequentato il nostro Istituto.
Qual è il ruolo e il valore dell’HR all’interno della sanità?
La Direzione Risorse Umane svolge un ruolo fondamentale in sanità. La “persona”, in ogni sua sfaccettatura, è l’asset più importante delle organizzazioni sanitarie. Se vogliamo che la qualità dell’assistenza ai pazienti sia elevata, è imprescindibile investire sulla “persona” per assicurarsi di avere dipendenti altamente qualificati e motivati. Per questo motivo, l’HR non è più solo un reparto amministrativo, quanto un partner strategico. Il nostro focus, oggi, non è più solo l’esperienza dei pazienti, ma anche l’esperienza del nostro personale, che se è soddisfatto e coinvolto, può fare la differenza nel livello di assistenza e cura fornito ai pazienti.