Italy Best employers 2022, le aziende migliori dove lavorare in Italia
Smart working e flessibilità, piani di welfare, clima interno e molto altro. La survey ‘Italy’s Best Employers 2022’ utilizza questi e altri indicatori per stilare la classifica annuale delle migliori aziende in cui lavorare in Italia. Con un punteggio di 9,26 su 10 troviamo in testa Google, a poca distanza, la Banca d’Italia, una delle realtà più solide del Paese, che si porta a casa un bel 9,18. Sul podio per la prima volta anche Galbusera, che supera addirittura Apple.
Trattenere talenti e assicurare un posto di lavoro piacevole, che risponda alle esigenze delle persone. Questo l’obiettivo delle migliori aziende in Italia, quelle in cui è “bello” lavorare, le cui scelte vincenti emergono dalla consueta survey Italy Best Employers 2022, frutto di un questionario stilato da Statista prima dell’estate su base volontaria, a partire da dati raccolti tra marzo e maggio su 22.500 dipendenti, che hanno fondamentalmente risposto a due domande: quale voto darebbe all’azienda in cui lavora e qual è la migliore tra quelle in cui ha lavorato in passato.
Con 9,26 su 10 Google batte tutti, anche in Italia, grazie all’eccellenza in campo HR e innovazione, seguito da Banca d’Italia con 9,18 e Galbusera, new entry, che va meglio anche di Apple, sempre sopra il 9. Fino al posto numero 20 si trovano posizionate Ferrero, Barilla, Fratelli Carli, Ferrari e, osservando i settori rappresentati, si va dall’alimentare all’automotive fino all’alta formazione, con il Politecnico di Milano, la Bicocca e la Scuola Normale di Pisa; ma va bene anche il settore del pharma.
Cosa piace ai lavoratori? Ci sono aziende che regalano un giorno libero al compleanno e quelle che concedono licenze matrimoniali a coppie dello stesso sesso. Lo smart working è in cima alla lista: se è vero che la pandemia è ormai considerata lavorativamente alle spalle, la possibilità di vederselo concesso è un’attesa per tanti. Ma a “condire” le valutazioni è senz’altro anche il clima generale che si respira nelle aziende; per i più giovani, il fatto che le aziende in cui lavorano siano impegnate nel costruire un mondo migliore, è una discriminante di peso.
Cosa accade nei diversi settori
Osservando i vari ambiti lavorativi, si nota che nel campo della meccanica e degli impianti – apparentemente statico – la Tenaris, che produce tubi per il trasporto di gas e petrolio, conquista il primo posto. Spicca, tuttavia, Cefla, gruppo con sede a Imola che spazia da ingegneria a prodotti per l’illuminazione e medicali, che ha introdotto un concetto innovativo di flessibilità di orario e permessi retribuiti, secondo mansioni, congedi e premi di risultato che possono dare vantaggi fiscali. Le grandi società di trasporto offrono supporto psicologico, corsi di autodifesa per le donne e ferie solidali. Nell’abbigliamento e nel fashion Decathlon supera Giorgio Armani e Pandora: il 64% dei dipendenti è azionista dell’azienda.
L’alimentare è il settore che guadagna più punti, cercando in molti modi di andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Google svetta (Apple è al quarto posto) per la grande disponibilità di organizzarsi il lavoro in forma ibrida, ma anche per concedere la possibilità di avere un secondo parere di un medico specialista sostenendo la spesa sanitaria.