Talent acquisition, quando il manager cerca tra i banchi di scuola
Talent acquisition, quando il manager cerca tra i banchi di scuola
Anche un colosso come Esselunga – 250mila dipendenti con sepermercati in 7 regioni italiane – non può più pensare di acquisire talenti di alto livello solo attraverso le candidature spontanee che arrivano sul career site: nel momento attuale più che mai la multicanalità nella fase di recruitment è indispensabile e, accanto a campagne social, motori di ricerca e agenzie, «È oggi fondamentale andare tra i giovani e farsi conoscere» afferma Daniele del Gobbo, Talent acquisition ed employer branding manager del Gruppo, che prosegue: «Nell’attuale mercato del lavoro, nell’incrocio tra domanda e offerta, si è creata una dinamica per cui, diversamente dal passato, sono sempre più le aziende a dover andare a cercare e trovare le persone, senza sperare che anche un brand forte e molto conosciuto possa bastare di per sé per attirare i candidati nel career site».
Talent-scouting a scuola
E così, da sei anni, il manager si occupa di “semina” – ovvero di attività specifiche in scuole e università per intercettare talenti – e anche quest’anno ha visitato 50 scuole superiori – perlopiù istituti tecnici e alberghieri – nelle 7 regioni dove Esselunga è presente, con l’obiettivo di individuare giovani da inserire, subito o in futuro, nella scuola dei mestieri, che prevede tre programmi per neodiplomati: tecnici junior, specialisti dei reparti freschi e della ristorazione. Accanto infatti al personale in-store, negli stabilimenti produttivi e nei supermercati del brand lavorano per esempio anche frigoristi, elettricisti, manutentori, panettieri, macellai: «Prevediamo un inserimento con percorsi di formazione e affiancamenti molto strutturati e non di breve durata – spiega così Del Gobbo il numero contenuto di ragazzi che sono passati dal programma per neodiplomati: circa 300 in sei anni –; ai ragazzi insegniamo a lavorare i prodotti come una volta, affiancandoli ai maestri del mestiere. Inizialmente proponiamo un contratto di apprendistato nel caso dei tecnici junior, per diventare poi indeterminato; nel caso dei prodotti freschi e della ristorazione prevediamo invece un contratto di un anno che diventerà poi a tempo indeterminato e in entrambi i casi si parla di occupazioni a tempo pieno» come il 75% dei dipendenti Esselunga, che salgono al 94% se si considerano i contratti a tempo indeterminato.
Nel 2021, a fronte di circa 200mila candidature relative alle posizioni aperte e arrivate nel career site – dal quale tutti devono comunque passare –, Esselunga ha effettuato 2.500 assunzioni, in linea con le previsioni e dovute pe la maggior parte alle nuove aperture e solamente per una minima parte al turn over fisiologico: «Stiamo affrontando un momento particolare nel mercato del lavoro, caratterizzato da una forte volatilità e da un’offerta molto più ampia della domanda, con un numero elevato di persone che pensa di cambiare lavoro, il che contribuisce a mantenere alto il livello delle candidature – che nel caso di Esselunga arrivano principalmente in maniera diretta e per il 40% da altri canali, ndr–» chiosa Del Gobbo.