Risorse Umane, 5 trend per il 2022
Quali sono le principali tendenze che si prospettano in ambito HR per questo 2022? La ricerca internazionale Global HR di CoachHub ne indica 5: più investimenti in formazione, più lavoro ibrido e da remoto, più attenzione al benessere delle persone, il coaching come parte integrante della cultura d’impresa e una maggiore prontezza ai cambiamenti. Tendenze derivate anche dall’impatto che la pandemia ha avuto sul panorama corporate globale, ecco perché.
La pandemia ha imposto alle organizzazioni di tutto il mondo di rivedere completamente i processi di gestione e formazione del proprio personale. Nuovi modelli di lavoro si sono imposti e nuove esigenze e richieste da parte dei dipendenti sono emerse. La piattaforma per il coaching digitale, CoachHub, ha individuato 5 tendenze chiave con cui i team HR dovranno misurarsi a partire dal nuovo anno.
Maggiore investimento in formazione e sviluppo
C’è una chiara attenzione al miglioramento delle competenze del personale esistente, per la maggior parte del 2021 le aziende si sono occupate di aiutarlo ad adattarsi e ad adottare nuovi metodi e tecnologie. Per il 2022 la ricerca prevede uno spostamento del focus dal gestire le sfide presenti per concentrarsi sul futuro. In contrasto con la continua incertezza dei mercati causata dall’emergenza sanitaria, o forse in risposta ad essa, la maggioranza dei 2.500 decisions-makers intervistati da CoachHub (92%) prevede che i budget per sviluppo e formazione cresceranno nel prossimo anno, con circa la metà che si aspettano «un forte aumento». I maggiori aumenti sono previsti a Singapore, Corea del Sud, Cina e Stati Uniti, i minori in Francia e Giappone. Il 94% delle aziende italiane si aspetta di aumentare il budget destinato alla formazione e allo sviluppo della forza lavoro. Inoltre, il 61% ha dichiarato di voler promuovere l’upskilling con nuovi processi e nuove tecnologie nel 2022, mentre il 60% di voler riqualificare il personale.
Lavoro ibrido e da remoto
Nato dal mix tra lavoro a distanza e in presenza, il lavoro ibrido è una modalità che punta a sintetizzare il meglio delle due esperienze. Sempre secondo la ricerca Global HR di CoachHub, il 48% dei responsabili delle Risorse Umane intervistati ha ammesso di avere ricevuto un aumento di richieste di lavoro flessibile da parte del personale negli ultimi 18 mesi, ovvero un rientro in ufficio ma non a tempo pieno.
Più attenzione al benessere delle persone
Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa è che i membri dello staff sono più che semplici dipendenti. L’attenzione verso le persone deve quindi rimanere il fulcro di tutti i programmi e iniziative HR: secondo quanto ricostruito dalla ricerca, il numero di dipendenti alle prese con burnout o problemi di benessere psico-fisico equivale al 35%, con la più alta incidenza nel sud-est asiatico. Sarà fondamentale allora realizzare programmi per il benessere che tutelino la salute fisica e mentale del personale. Promuovere un ambiente di lavoro sano e positivo, prendendosi cura dei propri collaboratori, ha effetti positivi sull’efficienza e sulla produttività dei dipendenti.
Prontezza ai cambiamenti
Prepararsi a un continuo cambiamento è diventata un’esigenza quotidiana. Oggi più che mai per le aziende è cruciale sapersi adattare ai processi trasformativi per restare sempre al passo. Le realtà più virtuose saranno quelle in grado di superare la crisi, soddisfare le aspettative in continua evoluzione delle persone e conseguire risultati straordinari. La capacità di adattamento vede il cambiamento come un’opportunità e non una minaccia. Le imprese di successo saranno quelle capaci di sperimentare, mettersi in gioco e ripensare nuovi modelli di business, ma anche stimolare la propensione al cambiamento dei propri dipendenti.
Il coaching nella cultura d’impresa
L’indagine ha confermato che la gestione dell’incertezza richiede un insieme di abilità comportamentali più che capacità tecniche che si possono insegnare. Si tratta di adattarsi al cambiamento, dei metodi di lavoro e di produzione. I professionisti dell’apprendimento e dello sviluppo sono ora sfidati a guidare questa transizione attraverso l’empowerment dei dipendenti. Il sondaggio suggerisce che il compito più difficile per il 2022 sarà questa evoluzione delle funzioni HR. Una componente importante sarà l’aumento del coaching individuale, la chiave per fornire cambiamenti comportamentali. Il 56% degli intervistati lo ha già adottato, con il 39% che afferma di starci pensando. Mentre l’executive coaching faccia a faccia era una volta visto come una modalità ad alto valore aggiunto ma costosa e quindi riservata alla leadership senior, il digitale, offrendo gli stessi risultati, lo ha democratizzato, permeando più profondamente le organizzazioni e le loro strutture. È uno dei tanti strumenti vitali per superare le sfide presenti e future.