La top ten delle aziende più brave ad attrarre talenti sul web

Il talento è la vera merce rara di quest’epoca, le imprese stanno sviluppando complesse strategie per conquistare, sul web, i migliori cervelli. Secondo la classifica di Potentialpark, l’impresa italiana che sta operando al meglio è FS. Sul podio L’Oreal e Roche. Al quarto posto il Gruppo Hera (che ha il miglior portale per le candidature)

Da un lato c’è un sistema in cui conta sempre più il talento, dall’altro c’è il mismatch e la sempre crescente difficoltà delle imprese a reperire i profili di cui hanno bisogno. Non che talento e competenze siano la stessa cosa, ma hanno in comune il fatto di essere una merce rara. Per assicurarsi i migliori talenti, le imprese mettono in campo complesse strategie di attrazione che vanno oltre la mera offerta economica. Offrire solo più soldi può non bastare a vincere la war for talent. I fattori di scelta sono diversi, legati anche al modo in cui l’impresa si racconta o al profilo etico che adotta.

Il fenomeno, conosciuto come talent crunch, è noto alle aziende, che stanno dedicando molte energie alla sviluppo di canali online per attrarre la meglio gioventù dei nativi digitali. Quei lavoratori nati e cresciuti a pane e social, che il lavoro lo cercano prima di tutto sul web. Ma quali sono le migliori vetrine web di recruiting? Potentialpark – società svedese che ogni anno analizza la capacità delle imprese di scovare talenti – ha valutato 780 aziende a livello globale, tra cui 50 italiane. Secondo il rapporto nel 2030 le imprese di tutto il mondo registreranno una carenza di personale pari a 85,2 milioni di lavoratori, che avrà un costo di 8.452 miliardi di dollari.

 

I dati

Il rapporto (una survey che ha coinvolto oltre 12.000 persone solo in Italia), contiene le diverse classifiche per ogni Paese. In Italia brilla Ferrovie dello Stato, che conquista la prima posizione nel Ranking 2019. “Ferrovie dello Stato Italiane ha rivoluzionato le modalità di recruiting e rafforzato le strategie online, con l’obiettivo di consolidare la relazione con i candidati e ottimizzare i processi di talent acquisition – hanno spiegato dall’azienda, commentando i risultati – Nella prima fase del processo di selezione, infatti, i candidati sono invitati, attraverso un link, a partecipare a una serie di test che permettono di valutarne le soft skills. Inoltre, attraverso LinkedIn e la pagina Facebook dedicata ai recruting day, i giovani possono non solo consultare le posizioni aperte, ma anche conoscere l’azienda da vicino. Infine, il Gruppo FS Italiane vanta stretti rapporti di collaborazione e partnership con le più prestigiose Università italiane, per formare figure professionali altamente qualificate e scoprire nuovi talenti”.

 

La top ten

Dopo FS, le imprese italiane talent friendly sono, nell’ordine: L’Oreal, Roche, Hera, Bnp Paribas, ABB, P&G, MIcrosoft, Bayer e Amazon.

Per Hera, che di recente ha ottenuto la certificazione Top Employers, si tratta di un riconoscimento importante: oltre a entrare nella Top-Ten Italia, ha ottenuto un ottimo posizionamento in tre categorie: primo posto nella categoria ATS, per la qualità del portale attraverso il quale vengono gestite le candidature; secondo posto per la categoria Mobile, per la facilità con cui i candidati possono candidarsi utilizzando un cellulare/smartphone; terzo posto nella categoria “Career Website”, grazie ai continui miglioramenti apportati alla sezione “Lavorare nel Gruppo Hera” del sito aziendale. “Questo riconoscimento conferma il nostro impegno in prima linea a favore delle nuove generazioni, alle quali ci rivolgiamo ogni giorno e a cui cerchiamo di trasmettere i valori distintivi della nostra cultura aziendale: integrità, trasparenza, responsabilità personale e miglioramento continuo – afferma Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera – Il futuro a cui andiamo incontro, darà luogo a professioni del tutto inedite e, anche per svolgere i lavori attuali, sarà sempre più cruciale investire su nuove competenze e attrarre talenti che, indipendentemente dalle caratteristiche generazionali, abbiano volontà e capacità di mettersi in gioco”.

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