Nell’Hr del futuro non può mancare la gamification
Un modo innovativo per fare recruiting e coinvolgere le persone con tecniche mutuate dal mondo dei videogames. In Italia è un metodo ancora poco diffuso ma la maggior parte dei responsabili delle risorse umane lo considera indispensabile per migliorare i processi. Nexi, colosso dei pagamenti elettronici, ha scelto la gamification per trovare i migliori talenti
Gamification: è una delle parole del futuro. La si ritrova in ogni analisi sui trend futuri. E non poteva mancare nelle risorse umane, uno dei settori in profonda trasformazione per l’effetto della cosiddetta digitalizzazione. La gamification è una tecnica sempre più usata nella fase di recruiting, serve a valutare le competenze e a scremare i candidati nelle fasi precedenti i colloqui di persona. Non un gioco ma un vero e proprio metodo di selezione, al quale si affidano anche grandi gruppi, come Nexi, per cercare talenti da inserire nelle proprie divisioni.
I dati
Per HR Gamification si intende quel fenomeno che consiste nell’applicazione di principi mutuati dal mondo dei giochi ad alcuni processi delle risorse umane. Secondo l’HR Trends and Salary Report 2017 – realizzato da Randstad Professionals in collaborazione con ASAG – sono pochi i responsabili HR che conoscono il fenomeno in modo approfondito eppure, tra questi, molti lo considerano uno strumento utile su vari fronti: dall’acquisizione di talenti alla motivazione dei dipendenti, passando per la formazione interna. Dall’indagine è emerso che il 26% delle imprese conosce il fenomeno; di queste, solo il 6% lo ha già sperimentato. Il 46% delle aziende ne ha solo sentito parlare, dimostrando una comprensione solo superficiale dello stesso; il 27%, infine, non ne ha nessuna nozione. Circa 65% delle aziende ritiene che l’HR Gamification sia in grado di affiancare con successo le pratiche tradizionali e il 20% confida addirittura nel fatto che possa sostituirsi del tutto ad esse, ma il 15% delle imprese intervistate ritiene che le tradizionali pratiche Hr siano ancora le più efficaci, soprattutto per il recruiting, per la valutazione dei candidati e per la riduzione del turnover.
Nexi Talent
Nexi, colosso dei pagamenti digitali, ha creato il programma “Nexi Talent”: una strategia all digital per selezionare giovani appena usciti dalle facoltà scientifiche, matematiche, economiche, giuridiche e filosofiche. Attraverso il gaming sono state valutate competenze come abilità relazionali e di team building, capacità di gestire lo stress e abilità di problem solving. Chi ha superato il primo step (un evento aperto all’interno dell’ultima Milano Digital Week) ha poi avuto accesso ai colloqui individuali con i manager del gruppo; i selezionati accederanno allo stage vero e proprio in azienda, della durata di sei mesi. Ai 20 selezionati nel corso dell’evento aperto, si sono aggiunti oltre 50 neolaureati delle Università Bocconi, Polimi, Cattolica, SME e Politecnico Torino, precedentemente selezionati da una società specializzata. “La tecnologia e l’innovazione sono gli elementi chiave di sviluppo ed evoluzione dei pagamenti digitali e crediamo che, per continuare a essere i leader in questo mercato, le idee dei giovani possano dare un contributo fondamentale – ha dichiarato al Corriere della Sera Mariagrazia Bizzarri, Responsabile People Development di Nexi – Il Nexi Talent Assessment ha proprio l’obiettivo di individuare i neolaureati più promettenti, di inserirli nella nostra azienda, di formarli affinché le loro competenze possano essere valorizzate al meglio nel nostro business. Da una parte offriamo a questi ragazzi l’opportunità di mettersi da subito alla prova in una grande azienda, dall’altra beneficiamo delle loro competenze”.
Engagement
La gamification è un fattore sia di attrazione che di coinvolgimento delle persone. Secondo Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia, “la trasformazione digitale sta investendo tutti gli ambiti della gestione aziendale, e le risorse umane non fanno eccezione. Introdurre elementi di digitalizzazione tratti dal game design consente di stimolare l’interesse dei candidati e dei dipendenti, migliorare il loro coinvolgimento e aumentare la loro motivazione alla pratica”.